Bruno Ceccobelli
nasce a Montecastello di Vibio (PG) il 2 settembre 1952
Vive e lavora a Todi.
Deve molto all’artista Toti Scialoja, col quale si diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma, completando la sua eclettica formazione giovanile con lo studio delle filosofie orientali Zen e Taoismo.
Dalla seconda metà degli anni Settanta fa parte degli artisti che si insediano nell’ex-pastificio Cerere, a Roma, nel quartiere San Lorenzo, un gruppo di creativi poi noti come “Nuova scuola romana” che si presenta pubblicamente nel 1984 con la mostra Ateliers e a cui nel corso dei decenni saranno dedicate importanti mostre come quella di Villa Medeici a Roma del 2006 e al MART di Rovereto nel 2009.
La sua ricerca, inizialmente di tipo concettuale, si è sviluppata verso un’astrazione pittorica approdata a un vero e proprio simbolismo spirituale.
Ha tenuto mostre personali a partire dagli anni Ottanta presso la Galleria Ferranti di Roma, Yvon Lambert di Parigi, Salvatore Ala, Sperone Westwater e Jack Shainman di New York, Akira Ikeda di Nagoya, Studio Marconi di Milano, L’Attico di Roma e partecipato a numerose rassegne nazionali e internazionali, come la Quadriennale di Roma e due edizioni della Biennale di Venezia.
Sue mostre sono state inoltre allestite in spazi archeologici, antichi e rinascimentali quali Villa Adriana a Tivoli, Museo Nazionale Classense e Basilica di Sant’Apollinare in Classe di Ravenna, la Chieda di Santa Maria sopra Minerva, il Palazzo Podestarile di Montelupo Fiorentino e una nel celebre Caffè Florian di Venezia.
Nel 2007 ha realizzato per la Fondazione Volume di Roma un suggestivo intervento dal titolo Longa marcia post-temporale mentre nel 2018 è stato invitato da Barbara Rose alla mostra collettiva La pittura dopo il post-modernismo presso la Reggia di Caserta.
La sua ultima mostra personale dal titolo Doppia luce si è tenuta presso la Galleria E3 di Brescia.
È inoltre autore di saggi teorici sull’arte e la filosofia, tra cui Color bellezza, Tempo senza tempo della pittura e Gratia plena: economia della grazia.
