Claudio Cintoli

nasce a Imola il 15 dicembre 1935

Frequentando il nonno, Biagio Biagetti, che fu pittore e Direttore dei Musei Vaticani, sviluppa un amore grande per il disegno e ne apprende le tecniche.
Successivamente frequenta il liceo Scientifico a Roma e nel 1956 si iscrive all’Accademia di Belle Arti, sempre nella capitale, e diventa allievo di Efisio Oppo, titolare del coso di pittura.
Ottiene poi una borsa di studio a Parigi iniziando così le sue frequentazioni con la produzione artistica internazionale.
Nel 1958 effettua la sua prima personale presso il Palazzo Comunale di Recanati, inaugura la sua prima personale romana, presso la Galleria La Medusa e viene invitato alla rassegna L’art XX Siecle a Charleroy, in Belgio.
Dal 1959 al 1960 vive in Germania prendendo parte a due importanti esposizioni.
Nel 1960 di nuovo espone a Roma presso La Medusa assieme ad un altro artista marchigiano: Alessandro Trotti. Tra il 1960 e il 1961 abita a Londra grazie ad un’altra borsa di studio.
Tra il 1962 e il ’63 soggiorna a Madrid. Nel 1964 partecipa al Premio Michetti Francavilla a Mare, nonché ad altre importanti rassegne a Lund (Svezia), Termoli, Macerata, Lucca.
Tra il 1965 e il 1968 è a New York, con studio a Manhattan, frequentando artisti, galleristi e registi di grande notorietà. Nel 1968 prende parte, invitato, alla celebre collettiva aquilana Alternative Attuali a cura di Enrico Crispolti.
In questi anni incomincia anche un’intensa attività di scrittore di articoli e saggi di rilevante qualità, che prosegue poi fino alla sua morte.
Nel 1969 espone spesso alla galleria L’Attico di Fabio Sargentini, a Roma; partecipa ad iniziative a latere del Festival dei Due Mondi di Spoleto, invitato da Giovanni Carandente; e poi realizza Puntelliti per l’Artesudio di Pio Monti a Macerata.
Affronta poi l’esperienza dell’insegnamento presso il Liceo Artistico di Latina, innovando profondamente la pratica didattica e, su questa nuova fase della sua vita, redige pagine interessanti nei suoi Diari.
A fine anno, sempre presso l’Attico, realizza Colare Colore e Tutti i nodi vengono al pettine; azioni tra la performance e la pittura.
Nel 1970 è presente alla III Biennale Internazionale della Giovane Pittura, dove le sue opere riscuotono un grande successo di critica, destando l’interesse di Giorgio Ruggeri, Maurizio Calvesi, Vittorio Rubiu, poi a Macerata, da Pio Monti, presenta le “grandi puntine da disegno”.
Tra il 1970 e il 1971 dipinge sette murali (intitolati Le Sabbie) negli ingressi delle case popolari di Ostia. Nel 1971 espone a Milano presso la galleria Cadario, poi a Brescia, Macerata, Roma, Portorotondo.
Nel 1972 lavora come scenografo teatrale ed espone ad Acireale, in Svezia e a Roma; l’anno successivo realizza la celebre Crisalide presentata alla galleria romana Il Segno con testo di Alberto Boatto che riscuote un enorme successo di Critica.
Negli anni successivi prosegue l’intensa attività creativa ed espositiva, continuando anche a praticare la scenografia teatrale.
Tra il 1973 e il 1974, rifacendosi alla Patafisica di Jarry e agli Anagrammi (che amava molto al pari di tutti gli altri giochi di parole) inventa il personaggio di Marcanciel Stuprò, di stile neodadaista, vagamente surreale (nel suo essere paradossale), ironico, considerato il suo vero e proprio doppio.
Lui diventa il protagonista di molte azioni, interventi, performance ( tra cui una intitolata “Marcanciel Stuprò ha fatto l’uovo”).
Accanto a questa intensissima attività extrapittorica e in qualche modo concettuale, Cintoli sviluppa il suo grande amore per il disegno ( il vecchio insegnamento di Biagetti) di cui ha sempre coltivato la tecnica.
Sul finire del 1974 presenta, presso la galleria Marino di Roma “10 Ritratti”, di grande precisione, analitici, quasi fossero tavole grafiche per lo studio dell’anatomia e della fisiognomica, sostanzialmente iperrealisti.
L’anno 1975 è stato ricco di esposizioni e di iniziative che lo vedono impegnato a Bologna, Roma, Milano, Firenze, Bari, Ferrara, Fano.
Nel 1976 presenta la mostra “Uovo nuovo” alla galleria Multipla di Milano e la mostra “Un uovo” presso la galleria Lorenzelli poi è a Firenze e di nuovo a Milano.
L’anno dopo partecipa a mostre svoltesi ad Acireale, Torino, Francavilla a Mare, Firenze, Lecce, Bologna, Roma.
Il 28 marzo del 1978 si spegne improvvisamente a Roma e nell’estate dello stesso anno la Biennale di Venezia espone alcune sue opere particolarmente significative dando alla rassegna un taglio da retrospettiva.

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