Emilio Tadini - Senza Titolo, 1965

Il linguaggio fantastico di EMILIO TADINI

EMILIO TADINI è un’artista poliedrico che non ha mai perso l’attenzione verso l’uomo.

 I disegni, le tele come i grandi trittici con le città, le fiabe ma anche i suoi lavori letterari, si presentano sempre con un linguaggio simbolico ed enigmatico che accennano a tutte quelle domande esistenziali ancora aperte e rese ancora più urgenti in relazione alla crisi delle grandi ideologie e ai nuovi scenari di sviluppo economico, sociale e tecnologico.

Con sua Arte, Emilio Tadini ha cercato di trovare delle risposte ai grandi temi esistenziali studiando i pensatori e gli artisti del passato, ponendo l’attenzione verso un dialogo continuo caratterizzato dal mito e dalla fiaba.

La sua pittura, come la sua scrittura, pur intrisa di una visione quasi surreale non è mai distaccata dal contesto storico, sociale e politico.

I critici d’Arte lo avvicinano al “realismo integrale”, ovvero a un modo di fare arte che cerca di far coincidere reale e irreale, presente e futuro insieme, in pratica uno stile che porta a una sorta di condensazione Onirica, dove la figura esprime il suo linguaggio espressivo principale, contrariamente a quanto hanno fatto molti suoi artisti e amici contemporanei come Lucio Fontana i quali hanno scelto di comunicare  attraverso l’arte concettuale e astratta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Invia commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Traduci »