EMILIO TADINI è un’artista poliedrico che non ha mai perso l’attenzione verso l’uomo.
I disegni, le tele come i grandi trittici con le città, le fiabe ma anche i suoi lavori letterari, si presentano sempre con un linguaggio simbolico ed enigmatico che accennano a tutte quelle domande esistenziali ancora aperte e rese ancora più urgenti in relazione alla crisi delle grandi ideologie e ai nuovi scenari di sviluppo economico, sociale e tecnologico.
Con sua Arte, Emilio Tadini ha cercato di trovare delle risposte ai grandi temi esistenziali studiando i pensatori e gli artisti del passato, ponendo l’attenzione verso un dialogo continuo caratterizzato dal mito e dalla fiaba.
La sua pittura, come la sua scrittura, pur intrisa di una visione quasi surreale non è mai distaccata dal contesto storico, sociale e politico.
I critici d’Arte lo avvicinano al “realismo integrale”, ovvero a un modo di fare arte che cerca di far coincidere reale e irreale, presente e futuro insieme, in pratica uno stile che porta a una sorta di condensazione Onirica, dove la figura esprime il suo linguaggio espressivo principale, contrariamente a quanto hanno fatto molti suoi artisti e amici contemporanei come Lucio Fontana i quali hanno scelto di comunicare attraverso l’arte concettuale e astratta.
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