Il punto di vista di Masart. Due Mostre da non perdere …

1 Mostra.

Donne nell’arte da Tiziano a Boldini è il titolo della mostra ospitata nelle sale di Palazzo

Martinengo, di Brescia

 

Un’esposizione interessante perché analizza come si sia sviluppata

L’iconografia della donna, nel suo percorso artistico, dall’antichità fino ad oggi, soffermandosi su

pochi  momenti storici simbolicamente significativi.

Una Mostra da vedere assolutamente perché documenta l’importanza dell’universo femminile

nella storia dell’arte italiana, dagli inizi del Rinascimento al Barocco, fino alla Belle Époque.

Il plus di questa mostra sono i 90 capolavori di artisti come Tiziano, Guercino,

Pitocchetto, Appiani, Hayez, De Nittis, Zandomeneghi e Boldini che, con le loro

opere, rappresentano la personalità, la raffinatezza, il carattere, la sensualità e le sottili

sfumature dell’emisfero femminile, con un occhio attento anche alla moda, acconciature e

agli accessori tipici di ogni epoca e contesto geografico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2. MOSTRA

Dal 18 febbraio 2022 all’8 gennaio 2023 il Chiostro del Bramante ospita una mostra dal

titolo Crazy. La follia nell’arte contemporanea.

Questa esposizione è coinvolgente perché ci vuole trasportare all’interno di un percorso espositivo ricco di alternanze ambientali e scoperte conoscitive nel quale il visitatore viene confuso.

I sensi e le aspettative sono stravolte da una diversa conoscenza e consapevolezza per lasciare spazio sia del fattore creativo che dalla personale possibilità di stupire.

Le installazioni presenti non seguono un ritmo preciso ma riserva al visitatore un continuo cambiamento di prospettiva: dai neon di Alfredo Jaar, visibili anche all’esterno, sino all’immersione totalizzante di Fallen Fruit / David Allen Burns e Austin Young. 

Le strutture create sono ambientate sia all’interno che all’esterno della sede espositiva, permettendo un piacere privo di ogni schema comune, per lasciare spazio alla confusione costruttiva che risponde alla nuova missione dell’arte: quella cioè di risvegliare la capacità di conoscere interiormente sé stessi e di interrogarsi attraverso la propria immaginazione.

 

 

F. WEB

 

 

 

 

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