Il punto di vista di Masart : Milano

Milano

Masart visita le tre mostre a Palazzo Reale:

1.La scultura di Somaini

2.Grazia Varisco

3 Ruggero Savinio

1.La scultura di Somaini

1. Protagonista negli spazi della Sala delle Cariatidi, del Piccolo Lucernario e della Sala della Lanterna di Palazzo Reale a Milano.

In mostra settanta opere che documentano le varie fasi della sua ricerca dal 1948 al 1992, basata sulla continua innovazione a livello teorico, formale e tecnico: dalla riflessione sul rapporto tra scultura, architettura e contesto urbano con l’avvio di diverse tipologie plastiche (sculture/architetture e installazioni binarie composte da una matrice scolpita e da una traccia figurata), fino all’ultima stagione caratterizzata dalla riscoperta del mito.

2. Grazia Varisco – Percorsi Contemporanei 1957-2022

In mostra sono presenti più di centocinquanta opere che ripercorrono ricerche e sperimentazioni dedicata all’arte.

 Il percorso espositivo presenta i temi della ricerca dell’artista articolati per tipologia di esperienze.

 I “Materici” (1957-1959) sono i primi lavori degli anni Cinquanta realizzati durante gli studi in Accademia a Brera, come esperienze di reazione al figurativo.

Le “Tavole Magnetiche” (1959-1962), sono le prime ricerche legate alla formazione del Gruppo T – di cui Grazia Varisco è protagonista assieme a Anceschi, Boriani, Colombo e De Vecchi – ed evidenziano la particolare attenzione dedicata dall’artista alla rappresentazione dello spazio-tempo e il forte interesse nei confronti della dinamica del gioco.

Seguono le esperienze artistiche dei pieni anni Sessanta, attraverso le quali Grazia Varisco esplora la lettura dell’immagine in movimento e la percezione dello spazio e del tempo come fenomeni in continuo divenire.

Gli “Schemi luminosi variabili” (1962-1969), presentati alla Biennale di Venezia in tre diverse occasioni, inclusa l’edizione del 2022, l’artista sperimenta materiali completamente fuori dalla convenzione della produzione artistica, quali il metacrilato blu, motorini elettrici e la luce al neon, per creare immagini in variazione continua di scomposizione dell’immagine che si modifica ad ogni movimento dell’osservatore. 

  1. Ruggero Savinio

La mostra di Ruggero Savinio negli Appartamenti dei Principi di Palazzo Reale a Milano, abbraccia un ampio percorso del suo lavoro (1959-2022), fra Parigi, Milano e Roma.

La prima sezione è dedicata agli autoritratti e doppi ritratti con lavori degli Anni Novanta, dove l’artista si presenta in diversi contesti naturali e paesaggistici, più che pittore da studio.

Nella seconda sezione, le figure, singole o in gruppi, sono forme che affiorano dal fondo, in una pittura sottile e diluita, nella quale gioca un ruolo cruciale il disegno che Savinio conserverà per tutta la vita.

Nella terza sezione, il tema indagato è il paesaggio, che diventa motore trainante della maturazione stilistica di Savinio negli Anni Settanta.

Gli Anni Ottanta segnano il rientro definitivo a Roma per l’artista e il rinnovano l’interesse verso le rovine monumentali (protagoniste della quarta sezione).

 La quinta sezione è dedicata agli interni familiari: gli Anni Novanta rappresentano la creazione della famiglia di Savinio, evento decisivo della sua vita, tradotto subito nel suo immaginario pittorico.

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