La rappresentazione della figura umana ha sempre suscitato interesse da parte degli artisti nell’arco della storia dell’arte. Sin dai tempi più antichi sono stati a lungo studiati ed analizzati il movimento del corpo, la proporzione, l’espressione proprio perché l’uomo ha sempre avuto il desiderio di conoscere se stesso e la propria potenzialità.
Ma cosa è esattamente la figura?
La figura è il punto focale dell’arte: detiene la centralità del linguaggio, in quanto è portatrice dell’intenzione artistica e del desiderio che si esprime nell’immaginario.
Tale desiderio può rivestirsi degli abiti più diversi, indossando panni di circostanza legati alla necessità espressiva.
Le figure sono svariate, mutevoli, adottano molti materiali e tecniche diverse per presentarsi allo sguardo dello spettatore.
Non sono mai ripetibili, perché non è replicabile il movimento che porta alla loro definizione.
E’ solo possibile riconoscere la cifra che accompagna i loro innumerevoli travestimenti.
Le figure costituiscono lo strumento tattico attraverso cui l’artista esercita il suo rapporto col mondo.
Un rapporto mosso da pulsioni ambivalenti, da desideri che lo portano verso uno stato d’animo, in confluenza con oscillazioni sentimentali, emotive che ne costituiscono l’identità e la probabilità esistenziale.
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