Un’anteprima su di un dibattito importante che approfondiremo anche in seguito:
Con la nascita di Internet è avvenuta una grande rivoluzione delle nostre vite, sia in ambito lavorativo che in quella di tutti i giorni.
Nota positiva se utilizzato con intelligenza ma è altrettanto vero che può diventare uno strumento inefficace e perverso se gestito in una maniera contorta.
Il mondo dell’arte non è esente da questi cambiamenti epocali.
Il Web ha cambiato anche il lavoro dei galleristi: tuttologi che si improvvisano a critici d’arte, inquinamento del mercato, il virtuale che diviene realtà.
Questo articolo è una condanna verso chi vuole sostituirsi ai professionisti del settore, a chi tenta di svalutare le opere e gli artisti, a chi vuole arricchirsi alle spalle delle gallerie, che oltre a pagare il prezzo della pandemia sborsano annualmente tasse che prontamente qualcuno evade nel nome dell’arte e del suo profitto.
Tornerò su questo argomento perché di questo passo tutto sarà destinato a finire e di certo questo non è l’obbiettivo di molti lavoratori e professionisti del settore.
Vigileremo.
A presto.
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