Roma, la città delle fontane, dei monumenti, delle mille chiese e dei musei.
Quest’ultima voce però spesso è scollegata dal circuito turistico e snobbata da migliaia di romani.
Raramente nei tour organizzati nella città eterna, i visitatori ampliano il percorso museale oltre la doverosa tappa a quelli Vaticani, che racchiudono capolavori della storia dell’arte come Le Stanze di Raffaello e la splendida Cappella Sistina.
Per questioni legate al tempo di permanenza o perchè si preferisce immortalare il soggiorno nelle meravigliose piazze che Roma mette a disposizione, molte realtà comunali restano ai margini delle scelte da effettuare.
Starete pensando mentre leggendo questo articolo, che ci vorrebbe un’intera vita per conoscere e visitare la capitale in tutte le sue forme d’arte.
Avete ragione, ma tenteremo di stuzzicare la vostra voglia di cultura “passeggiando” virtualmente con voi, alla scoperta di tanti musei comunali sparsi nelle diverse zone dell’Urbe, vere testimonianze oltre che autentico percorso millenario della città stessa.
Vogliamo cominciare ad approfondire alcune perle nascoste e scoprire i tesori della città insieme?
Sceglieremo alcune attrazioni, non per l’importanza del luogo ma solo per il piacere di costruire un tragitto più eterogeneo possibile e vasto di iniziative culturali alla portata di ognuno.
Masart Gallery come prima tappa approda ai Musei Capitolini
Non potevamo non partire dal cuore della città, dalla Piazza del Campidoglio, disegnata e riprogettata da Michelangelo.
I Musei Capitolini, primo museo al mondo, nel senso di accesso libero per tutti e non solo per i proprietari degli spazi.
All’interno del Palazzo dei Conservatori è custodita la bronzea e originale Statua equestre di Marco Aurelio, la copia invece risiede nella piazza.
Voci storiche la vogliono salva dagli “umori religiosi” e dal trascorrere impietoso del tempo poiché l’imperatore a cavallo venne scambiato all’inizio per Costantino, l’imperatore cristiano vissuto successivamente(la sua testa monumentale si trova nel cortile dei musei.)
Probabilmente questa è l’opera più famosa tra le raccolte insieme alla Lupa Capitolina.
L’effige dell’animale, invece, simbolo della città con i due gemelli Romolo e Remo, anche essa lavorata in bronzo, annota diverse versioni contrastanti sul proprio conto.
I più romantici attribuiscono alla Lupa una origine etrusca mentre studi più approfonditi danno quasi per certa la sua realizzazione in epoca medievale.
I Musei Capitolini offrono una Pinacoteca di alto valore, i resti del Tempio di Giove Capitolino e molti altri gioielli d’arte di epoca romana e non.
Masart Gallery continua il tragitto scoprendo le bellezze delle antichità e consiglia la visita al Museo delle Mura
Ci trasferiamo in zona Appia, presso Porta San Sebastiano.
E’ possibile la visita alle Mura Aureliane, ultimamente aperte anche in altre punti delle stesse.
Offrono da subito, oltre che uno spazio museale sulle storie e i ritrovamenti, sui rifacimenti e le problematiche storico-architettoniche del sito, una possibilità di camminamento sulle mura, ponendo curiosità al visitatore riguardo la difesa della città e di questo progetto ambizioso partorito intorno al III d.C.
Panorama suggestivo da non perdere.
Masart Gallery come terza opzione ha scelto un museo che bilancia alla perfezione l’antico con il moderno: la Centrale Montemartini
Situata vicino alla Piramide Cestia, questa centrale termoelettrica dismessa oltre cinquanta anni fa, accoglie al suo interno, materiale archeo-industriale che si presta da contorno a meraviglie di età classica.
Duemila anni di storia vengono abbracciati da impianti recenti, utilizzati fino al secolo scorso.
Mosaici e statue romane in vecchie sale da macchine o vicine a degli enormi motori diesel, rendono elettrizzante la visita, scusate il gioco di parole, a questo museo affascinante e fuori dal tempo.
Masart Gallery approda vicino alla Breccia di Porta Pia per descrivere i Musei di Villa Torlonia
Ci troviamo sulla Via Nomentana, immersi nel verde e davanti a degli spazi museali di notevole importanza.
Tre opzioni di prestigio e una camminata nel parco: non manca davvero nulla per trascorrere una giornata ideale all’insegna dell’arte e della natura.
Il Casino Nobile restaurato dal Valadier, edificio neo classico, in forte tinta con l’identità della città, nacque dopo che i Torlonia comprarono un’area di vigne per poter costruire su questa zona di Roma i loro possedimenti.
Mussolini soggiornò in questa costruzione ottocentesca e fece costruire persino un bunker tutt’oggi visitabile.
Poco distante dall’edificio prende forma Il Casino dei Principi.
La curiosità di questa costruzione risiede nel fatto che è legata fortemente a quella descritta in precedenza mediante una galleria.
Da modesto casolare, Il Casino dei Principi, nei secoli ha assunto uno stile neo-cinquecentesco con decorazioni e affreschi interni in gran parte perduti tranne alcuni novecenteschi recuperati negli ultimi restauri della struttura.
Delle sfingi alate, esternamente, arricchiscono questo edificio progettato anch’esso dal Valadier.
Ci spostiamo per recarci a La Casina delle Civette, sempre all’interno del Parco di Villa Torlonia.
Questo importante edificio Liberty prende il nome da due civette realizzate da Cambellotti per la Casina.
Fu occupata dalle forze militari anglo-americane durante la seconda guerra mondiale.
Ebbe un periodo di abbandono ma fortunatamente venne riportata allo splendore attuale all’inizio degli anni novanta.
Le tegole di cotto smaltato fanno pensare ad una costruzione d’oltralpe, ai limiti col fiabesco.
Un’attrazione per tutte le età, tra vetrate, stanze e scalinate, che non faranno pentire i visitatori di essere arrivati nello spazio museale di Villa Torlonia.
Masart Gallery si sposta in periferia per visitare un museo davvero prezioso, quello di Casal de’ Pazzi
Vicino al carcere di Rebibbia, nel quadrante est dell città, questa vasta area divenuta museo, offre interessanti spunti geologici, archeologici e paleontologici.
Durante degli scavi intorno agli anni ’80, su una parte di terreno occupata da un antico fiume, vennero raccolti oltre duemila resti ossei oltre che reperti di pietra utilizzati dagli uomini preistorici e persino un frammento di cranio umano.
Questo tratto, giacimento, fermò i lavori fino a creare questa realtà unica che ci giunge dal Pleistocene, un’epoca che rappresenta la prima parte dell’era neozoica.
Il museo raccoglie ossa di vertebrati oramai estinti o di animali scomparsi dalle zone laziali o nazionali.
Masart Gallery come ultima tappa giunge alla Galleria d’Arte Moderna
Probabilmente il museo più “vicino” al concetto d’arte che propone Masart Gallery ai propri clienti.
Nasce negli ‘anni 20, l’edificio, con una vita travagliatissima fatta di spostamenti e continue ricerche di collocazioni, fino a trovare la definitiva destinazione: quella di Via Crispi, a pochi passi da Villa Medici.
Lo spazio interno conserva oltre 3000 mila opere tra grafiche, sculture e pitture.
Oltre alla celeberrima Scuola Romana, si possono trovare opere appartenenti al Realismo.
Nella ricca collezione sono presenti moltissimi artisti di grande valore: De Chirico, Guttuso, Balla, Morandi e tanti altri, tra coloro i fautori del Simbolismo, Divisionismo e delle Avanguardie del ‘900.
Masart Gallery chiude questo tour parziale dei Musei comunali di Roma.
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